La Fase 1 del Progetto ha permesso di individuare i sensori idonei all’integrazione sia all’interno dei materiali edilizi tradizionali (intonaci, malte, laterizi) che all’accoppiamento con sistemi innovativi per il rinforzo e consolidamento strutturale (adesivi, rinforzi, FRCM). Tali sensori sono in grado di misurare e monitorare specifici parametri individuati come principali indicatori del degrado in atto nelle murature (contenuto di umidità, temperatura, pH e fessurazione/distacco).
L’indagine e la selezione, avvenute su componenti provenienti da diversi settori industriali, sono andate di pari passo con la formulazione e caratterizzazione di malte e intonaci a base di calce, sostenibili e a basso impatto ambientale, che dovranno interagire e inglobare la sensoristica dedicata.
La sperimentazione è avvenuta su provini e modelli di murature realizzati su scala di laboratorio e, al contempo, si sta procedendo con i test sulle fibre ottiche accoppiate a sistemi di rinforzo FRCM (Fiber Reinforced Concrete Matrix) e col monitoraggio della formazione di fessure e della prevenzione del distacco di elementi di rivestimento.
Il Progetto MImeSIS “Materiali Smart Sensorizzati e Sostenibili per il Costruito Storico” conta su un partenariato composto da 5 partner della Ricerca (CertiMaC, Centro Ceramico, CNR-Istec, CIRI Edilizia e Costruzioni dell’Università di Bologna e Sis.Ter) e 7 partner Industriali (Litokol, La Banca della Calce, Sgubbi italiana, Kerakoll, Leonardo, Tenenga, Sestosensor).

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